Certamente il valore economico di MoveteRoma viaggia nell’ordine dei miliardi di euro. Non è possibile evidentemente fornire una stima precisa dei costi, in quanto ciascun progetto andrà approfondito singolarmente. La grande opportunità, al di là dei costi economici, è certamente la modularità del piano, che può essere attuato per singole infrastrutture, comunque calate in un’ottica di rete. Ai costi dei vari progetti bisogna tuttavia far corrispondere gli enormi benefici in termini di riduzione delle emissioni inquinanti, del tasso di incidentalità stradale, delle ore perse nel traffico. Sono quantificabili anche dei benefici diretti sull’economia materiale della città, visto che le metropolitane e le tramvie inducono una forte attrattività dei negozi per il commercio al dettaglio: si pensi al cambiamento commerciale in corso nella zona di Centocelle a seguito dell’apertura della Metro C o ai danni economici causati dalla chiusura prolungata delle stazioni Repubblica e Barberini nel corso del 2019. Ecco, Roma in tal senso è come se vivesse permanentemente con più di 50 stazioni della metro chiuse, quelle delle linee che non si sono mai costruite.